Nato a Crotone, in Calabria, Rino Gaetano si trasferisce a Roma all'età di dieci anni, per motivi legati al lavoro dei suoi genitori. Per problemi familiari (il padre soffriva di cuore) Rino nel 1962 venne mandato a studiare in una scuola Apostolica a Narni, in provincia di Terni. Torna nella città capitolina dove vivrà per tutto il resto della sua vita.Giovanissimo, insieme ad un gruppo di amici crea il quartetto dei Krunx composto da Giuseppe Lazzarotti basso, Nicola Giordano chitarra ritmica, Carlo Tatta batteria: Rino cantava, suonava la chitarra solista e componeva le prime canzoni: in particolare l'originale sigla del complesso "up, up, the Krunx". Il gruppo eseguiva cover dei Beatles e dei Rolling Stones, spesso in un inglese maccheronico.
Rino musicava qualche testo di Marcello Casco, scriveva le prime canzoni, cercava contatti con i discografici. Assieme ad uno dei suoi amici più cari, Antonio Salezzari, che per primo credette in lui, si recava alla RCA, poco fuori Roma sulla via Nomentana, dove capitava di intravedere l'inarrivabile Principe (Maurizio Vandelli leader dell'Equipe 84), Gianni Morandi o Ennio Morricone, ma i tempi non erano ancora maturi.Durante un viaggio a Milano si propose alla casa discografica Blue Bell, li incontrò Fabrizio De Andrè che lo colpì molto per la sua disponibilità umana. Prima che Rino si esibisse Fabrizio gli accordò con grande maestria ed estrema facilità la chitarra.
Dopo le prime esibizioni al Folkstudio, viene scoperto da Vincenzo Micocci, e il debutto discografico avviene nel 1973: con lo pseudonimo di Kammamuri's, pubblica per la It il 45 giri I Love You Marianna (sul lato B Jaqueline); prodotto da Antonello Venditti, Piero Montanari e Aurelio Rossitto, fonico dello Studio 38, dove venne realizzato il disco (acronimo di RosVeMon, dall'iniziale dei cognomi). I Love You Marianna potrebbe far pensare alla marijuana ma in realtà qui Rino, pur giocando sul doppio senso, si riferisce all'affetto che lo lega alla nonna Marianna, con la quale giocava da bambino. In quegli anni il cantante stringe una particolare amicizia con alcuni dei colleghi sotto contratto con la It di Vincenzo Micocci, alcuni di questi allora ancora poco noti, quali i cantautori Antonello Venditti, Francesco De Gregori, Lucio Dalla, l'attore Marco Messeri.
Nel 1974 pubblica il suo primo album, Ingresso libero.Nel 1978 Rino Gaetano partecipa al Festival di Sanremo con la canzone Gianna, piazzandosi al terzo posto, alle spalle dei Matia Bazar e di Anna Oxa. Inizialmente Rino Gaetano non vuole presentarsi al Festival,ma viene convinto dalla sua casa discografica.
Decide allora di presentarsi col brano Nuntereggae più perché considera Gianna troppo commerciale e perché, a suo parere, si tratta quasi di una brutta copia di Berta filava. Poi però, poco tempo prima dell'inizio del Festival Rino decide di portare sul palco Gianna, un brano che, grazie anche al trampolino di Sanremo, ottiene un grande successo e rimane per quattro mesi in classifica, vendendo oltre 600mila copie.
La carriera e la vita di Rino Gaetano si interrompono tragicamente il 2 giugno 1981 a soli trent'anni, in un incidente stradale che avviene a Roma, sulla via Nomentana, nei pressi del quartiere Trieste. Già pochi giorni prima della tragedia, Rino assieme all'amico Bruno Franceschelli, venne coinvolto in un altro incidente automobilistico, dal quale uscì miracolosamente illeso. La sua auto, una Volvo 343, è completamente distrutta e lui ne acquista subito un'altra uguale.Il secondo incidente invece si rivela fatale: la vettura, una nuovissima Volvo 343 grigio metallizzato, finisce sulla corsia opposta e si schianta lungo via Nomentana (all'altezza dell'incrocio con via Carlo Fea) contro un camion, un Fiat 650D. Pur prontamente soccorso, in fin di vita, il cantante viene rifiutato da ben cinque ospedali[2][3], una circostanza sorprendentemente simile a quella narrata in uno dei suoi primi testi, La ballata di Renzo[4], eseguita dal cantautore durante le sue prime esibizioni al Folkstudio. Muore per la gravità delle ferite riportate, per giunta a pochi giorni di distanza dalla data fissata per il suo matrimonio con Amelia, sua compagna, che aveva conosciuto prima ancora della sua carriera musicale. Inizialmente venne sepolto nel piccolo cimitero di Mentana fino al 17 ottobre quando è trasferito al cimitero del Verano, dove la sua salma si trova tuttora.
Le sue canzoni:
- maggio 1973 - I love you Maryanna/Jaqueline (It, ZT 7047)
- 1974 - Tu forse non essenzialmente tu/E la vecchia salta con l'asta (It, ZT 7054)
- novembre 1974 - Tu forse non essenzialmente tu/I tuoi occhi sono pieni di sale (It, ZT 7057)
- febbraio 1975 - Ma il cielo è sempre più blu/Ma il cielo è sempre più blu (2ª parte) (It, ZT 7060)
- maggio 1976 - Mio fratello è figlio unico/Sfiorivano le viole (It, ZT 7062)
- luglio 1976 - Berta filava/Mio fratello è figlio unico (It, ZT 7064)
- giugno 1977 - Aida/Escluso il cane (It, ZBT 7078)
- agosto 1977 - Aida/Spendi spandi effendi (It, ZBT 7081)
- 30 gennaio 1978 - Gianna/Visto che mi vuoi lasciare (It, ZBT 7086)
- luglio 1978 - Nuntereggae più/E cantava le canzoni (It, ZBT 7091)
- luglio 1979 - Ahi Maria/Resta vile maschio, dove vai? (RCA Italiana, PB 6343)
- ottobre 1980 - E io ci sto/Metà Africa metà Europa (RCA Italiana, PB 6487)
- 1981 - Scusa Mary (RCA Italiana )