lunedì 18 aprile 2011

Le pubblicità

Con il termine pubblicità si intende quella forma di comunicazione a pagamento, diffusa su iniziativa di operatori economici (attraverso mezzi come la televisione, la radio, i giornali, le affissioni, la posta, Internet), che tende in modo intenzionale e sistematico a influenzare gli atteggiamenti e le scelte degli individui in relazione al consumo di beni e all’utilizzo di servizi.
 A CHE COSA SERVE LA PUBBLICITÀ
La pubblicità tende ad agire sulla nostra memoria:lo scopo della pubblicità è essenzialmente quello di farci ricordare il prodotto reclamizzato e di indirizzare la nostra scelta al momento dell’acquisto. Per raggiungere questo obbiettivo la pubblicità utilizza un particolare linguaggio basato su collaudi meccanismi di persuasione che fanno leva sui nostri desideri,aspirazioni e convinzioni. La musica che è presente negli spot è usata con intelligenza e attenzione.
TARGET E ITEMS
Il target è il bersaglio (destinatario) della comunicazione pubblicitaria.
Si differenzia in due tipi:target di marketing che risponde alla domanda "a chi devo vendere?". target di comunicazione che risponde alla domanda "a chi devo comunicare?".
Per riconoscere al meglio ogni tipo di gruppo (target definito) si ha bisogno di conoscere i cluster, gruppi ben definiti di persone che hanno degli obiettivi e delle caratteristiche in comune. I cluster sono definiti da delle indagini, dette indagini psicografiche oppure indagini sinottiche. C'è un ulteriore modo di decifrare il target più corretto per il messaggio pubblicitario, determinarlo con criteri socio-demografici e geografici.
Gli items sono le idee fondamentali,i concetti chiave della pubblicità che ne rappresentano l’essenza più intima,cioè il suo vero significato nascosto.
LA MUSICA IN PUBBLICITÀ
Concentriamoci ora sulle musiche presenti nelle pubblicità che abbiamo analizzato e cerchiamo di comprenderne caratteristiche e ruolo.Anche la musica contribuisce a comunicare gli items della pubblisìcità.

TUTTI ALL'OPERA

IL TEATRO MUSICALE
Quando assistiamo ad un opera lirica,la storia che ci viene narrata da personaggi che cantano con il sostegno musicale dell’orchestra,in mezzo a ricche scenografie e illuminati da complicati giochi di luce. Al centro dell’attenzione ci sono quasi sempre i personaggi ai quali vari cantanti devono prestare la propria voce,facendoli diventare credibili anche in situazione più assurde. Non dobbiamo dimenticare che si tratta di teatro.
I RUOLI VOCALI
Al momento di creare un opera il compositore assegna un tipo di voce adeguata  a ciascun protagonista. Nell’Ottocento alcuni ruoli si standardizzarono, grazie ai numerosi lavori teatrali di musicisti come Bellini,Donizetti,Verdi.
L’OPERA
L'opera è un genere teatrale e musicale in cui l'azione scenica è abbinata alla musica e al canto. Tra i numerosi sinonimi, più o meno appropriati, basti ricordare melodramma, opera in musica e opera lirica.Oggetto della rappresentazione è un'azione drammatica presentata, come nel teatro di prosa, con l'ausilio di scenografie, costumi e attraverso la recitazione. Il testo letterario che contiene il dialogo appositamente predisposto e le didascalie è chiamato libretto. I cantanti sono accompagnati da un complesso strumentale che può allargarsi fino a formare una grande orchestra sinfonica.I suoi soggetti possono essere di vario tipo, cui corrispondono altrettanti sottogeneri: serio, buffo, giocoso, semiserio, farsesco.L'opera si articola convenzionalmente in vari "numeri musicali", che includono sia momenti d'assieme (duetti, terzetti, concertati, cori) sia assoli (arie, ariosi, romanze, cavatine).Fin dal suo primo apparire, l'opera accese appassionate dispute tra gli intellettuali, tese a stabilire se l'elemento più importante fosse la musica o il testo poetico.In realtà oggi il successo di un'opera deriva - secondo un criterio comunemente accettato - da un insieme di fattori alla cui base, oltre alla qualità della musica (che dovrebbe andare incontro al gusto prevalente ma che talvolta presenta tratti di forte innovazione), vi è l'efficacia drammaturgica del libretto e di tutti gli elementi di cui si compone lo spettacolo teatrale.Un'importanza fondamentale rivestono dunque anche la messinscena (scenografia, regia, costumi ed eventuale coreografie), la recitazione ma, soprattutto, la qualità vocale dei cantanti.

IL RIGOLETTO
I PERSONAGGI
Giuseppe Verdi è stato uno dei maggiori narratori di storie in musica,Lasciamoci guidare da una delle sue opere più conosciute,Rigoletto,alla scoperta di qualche segreto della affascinante arte di “raccontar cantando”. Protagonisti:duca di Mantova (tenore,giovane e spregiudicato signore che non esita a compiere i più orrendi misfatti per soddisfare le proprie voglie);Rigoletto(baritono,buffone di corte,gobbo e crudele per far piacere al duca,ma buono e delicato con la figlia segreta Gilda);Gilda(soprano,inesperta e appassionata ragazza).
LA TRAMA

Atto I

Al Palazzo Ducale di Mantova, durante una festa, il Duca discorre con il fido Borsa su una fanciulla (Gilda) che egli vede sempre all'uscita della chiesa (Della mia bella incognita borghese). Borsa lo distrae mostrandogli le beltà delle dame presenti. Dopo aver dichiarato il suo spirito libertino in una canzone (Questa o quella per me pari sono), il Duca corteggia la Contessa di Ceprano, provocando la rabbia del marito, che viene schernito da Rigoletto, il buffone di corte. Intanto, in disparte, il cortigiano Marullo racconta ai suoi amici che Rigoletto, sebbene gobbo e deforme, avrebbe un'amante. In realtà la giovane, creduta erroneamente sua amante, altri non è che la figlia Gilda.Improvvisamente appare il Conte di Monterone, vecchio nemico del Duca, che lo accusa pubblicamente di avergli sedotto la figlia. Rigoletto lo irride (Voi congiuraste contro noi, signore) e Monterone maledice lui e il Duca. Il Duca ordina di arrestare il Conte, mentre Rigoletto, spaventato per le parole di Monterone, fugge.Mentre è sulla strada di casa il buffone viene avvicinato da Sparafucile, un sicario prezzolato, che gli offre i suoi servigi. Rigoletto lo allontana. Quindi, giunto sulla soglia di casa, ripensa alla sua vita infelice da buffone e alla maledizione di Monterone, che lo ha profondamente turbato (Quel vecchio maledivami).
Tornato a casa, riabbraccia Gilda e raccomanda alla cameriera Giovanna di vegliare su di lei (Veglia, o donna, questo fiore); ma il Duca si è già introdotto nella casa e osserva di nascosto la scena. Poco dopo Rigoletto se ne va e Gilda viene avvicinata dal Duca, che le dichiara il suo amore, spacciandosi per uno studente povero, Gualtier Maldè. Andatosene anche il Duca, Gilda canta il suo amore per lui (Gualtier Maldé... Caro nome...).Nelle vicinanze, Marullo sta organizzando con un gruppo di cortigiani il rapimento di quella che crede essere l'amante di Rigoletto (Zitti, zitti, moviamo a vendetta) e si fa aiutare dallo stesso inconsapevole buffone che, bendato, gli tiene ferma la scala d'accesso alla terrazza. Solo quando tutti sono partiti, egli capisce la verità.

Atto II

All'oscuro di tutto, il Duca di Mantova, tornato a cercare Gilda, si dispera per il suo rapimento. Quando i cortigiani lo informano di aver rapito l'amante di Rigoletto, egli comprende cosa è successo e si fa portare Gilda in camera (Possente amor mi chiama).Entra Rigoletto che, fingendo indifferenza (La rà, la rà), cerca la figlia, deriso dal crocchio di cortigiani. Quando capisce che Gilda si trova nella camera del Duca, sfoga la sua ira imprecando contro i nobili, che però gli impediscono di raggiungere la stanza (Cortigiani, vil razza dannata). Esce Gilda e finalmente rivela al padre come ha conosciuto il giovane di cui ignorava la vera identità (Tutte le feste al tempio). Per vendicare la figlia disonorata, Rigoletto medita una terribile vendetta.Passa frattanto Monterone, che sta per essere condotto al supplizio. Il vecchio nobile si ferma e osserva il Duca ritratto in un quadro, constatando amaramente che la sua maledizione è stata vana. Quindi esce. Udite le sue parole, Rigoletto replica che la vendetta invece arriverà (Sì, vendetta, tremenda vendetta!). Egli ha già deciso di rivolgersi al sicario Sparafucile per chiedergli di uccidere il Duca.

Atto III

Rigoletto ha deciso di far toccare con mano alla figlia chi sia veramente l'uomo che ella continua, nonostante tutto, ad amare. La conduce perciò alla locanda di Sparafucile, nella periferia di Mantova, dove si trova il Duca, adescato dalla sorella del sicario, Maddalena. Gilda ha così modo di vedere di nascosto il Duca, mentre questi canta un elogio all'amore libertino (La donna è mobile).Mentre all'esterno si avvicina un temporale, il Duca amoreggia con Maddalena (Bella figlia dell'amore), quindi va a riposare al piano superiore. Rigoletto dà ordine alla figlia di tornare a casa e di partire immediatamente alla volta di Verona, travestita da uomo per la sua incolumità; dopo aver preso accordi con Sparafucile, si allontana anch'egli dalla locanda. Ma Gilda, già in abiti maschili, torna presso la taverna e ascolta il drammatico dialogo che vi si svolge. Maddalena infatti, invaghitasi anch'essa del Duca, supplica il fratello affinché lo risparmi e uccida al suo posto il mandante del delitto, Rigoletto, non appena giungerà con il denaro. Sparafucile non ne vuole sapere, ma alla fine accetta un compromesso: aspetterà la mezzanotte (Se pria che abbia il mezzo la notte toccato) e ucciderà il primo uomo che entrerà nell'osteria. Gilda decide immediatamente di sacrificarsi per il Duca: fingendosi un mendicante, ella bussa alla porta della locanda e viene pugnalata a sangue freddo dal sicario. Sparafucile consegna il corpo in un sacco a Rigoletto, che è soddisfatto di aver portato a compimento la vendetta. Tuttavia, quando ode in lontananza la voce del Duca che canticchia La donna è mobile, sconvolto e raggelato, si chiede di chi sia allora il corpo nel sacco. Lo apre e vede Gilda in fin di vita, che in un ultimo anelito chiede perdono al padre e muore tra le sue braccia. Rigoletto, disperato, si rende conto che la maledizione del vecchio Monterone si è avverata (Ah la maledizione!).


   

lunedì 11 aprile 2011

I VIDEOCLIP

Il videoclip (conosciuto in Italia anche come video musicale o anche semplicemente video o clip) è un breve filmato prodotto a scopo promozionale per un brano musicale, solitamente una canzone presente in tutta la lunghezza del video. In alcune parti del mondo, come in Giappone, è anche detto promotional video, abbreviato in PV.I videoclip utilizzano differenti forme stilistiche ed espressive per commentare visivamente il brano musicale: molti di essi si compongono della semplice riproduzione filmica del cantante o del gruppo musicale che eseguono il brano; altri creano minifilm con trama (recitati talvolta dagli stessi componenti del gruppo) oppure non narrativi e si possono avvalere di sequenze animate o di immagini documentaristiche. La pratica di abbinamento di immagini filmate a brani musicali risale sin dagli anni cinquanta, ma il videoclip diviene molto popolare a partire dall'inizio degli anni ottanta con la nascita delle prime televisioni con palinsesto interamente musicale. Il videoclip più lungo è HIStory/Ghosts di Michael Jackson, della durata di 38 minuti.
IL LINGUAGGIO DI VIDEOCLIP
Da circa venti anni i video musicali sono un elemento essenziale sia della diffusione che della produzione della musica pop e rock. Si tratta di un prodotto multimediale assai particolare perché la musica precede l’immagine. Quest’ultima viene infatti pensata e “tagliata”su misura per la canzone:non è quindi la musica che fa da colonna sonora, ma è l’immagine a commentare e a interpretare la musica. A volte il videoclip presenta situazioni che non sono in rapporto fra loro ma che la musica unisce facendo acquisire a essi una nuova logica: è il ritmo della musica che regola il ritmo dell’immagine. Generalmente sono di breve durata,i videoclip hanno un ritmo di montaggio piuttosto rapido:tagli frequenti,inquadrature diverse, continui movimenti dei soggetti e spostamenti della telecamera. Se l’immagine appare artificiosa la musica non è da meno essendo derivata da elaborazioni fatte in studio.
VARI TIPI DI VIDEOCLIP
VIDEO STORIE
I video più frequenti sono senz’altro quelli narrativi, cioè che raccontano una storia,non necessariamente quella esposta dal testo della canzone. Nella maggioranza dei casi in questi videoclip è coinvolto il cantante,a volte come attore, altre volte come moderno cantastorie che commenta da “esterno” le immagini;più raramente il cantante non appare affatto, lasciando spazio ad attori professionisti.
VIDEO CONCERTI
Altro caso molto frequente è quello di video che ci mostrano il cantante in concerto o in sala di registrazione.
VIDEO ELETTRONICI
Un tipo di videoclip interessante,ma più raro, è quello che si basa interamente su effetti elettronici.senza necessariamente seguire un filo narrativo logico. In questi casi veniamo attratti,oltre che dalla canzone,proprio dalla spettacolarità e dalla fantasia degli effetti impiegati,dai colori,dalla velocità del montaggio.
VIDEO FILM
Quando la canzone presentata fa parte della colonna sonora di un film,allora sono le immagini di quest’ultimo a costituire la struttura del videoclip,magari con l’inserimento di brevi sequenze che ci mostrano il cantante. Questi video,a dir la verità, sembrano dare per scontato che si sia già visto il film e non sono autonomi rispetto ad esso:prova ne sia che chi vede le immagini per la prima volta fatica a trovare il senso complessivo del video stesso.
VIDEO CARTOON
Cartoni animati e videoclip è un connubio che si realizza abbastanza spesso. In questi casi è facile che il cartone sia di tipo sperimentale e applichi le tecniche grafiche e narrative originali. Possibile che il cantante venga inserito nel cartoon,ovviamente nella sua veste disegnata.
FUNZIONE DEI VIDEOCLIP
Appare evidente la natura essenzialmente commerciale del videoclip:esso esiste perché l’industria discografica ha scelto questo canale per dare visibilità alle nuove canzoni e per promuovere la vendita dei compact disc. Bisogna  riconoscere ai videoclip anche positivi meriti artisti,se è vero che la loro innovativa e frenetica tecnica visiva ha orientato le pubblicità e il cinema degli ultimi anni. Inoltre la prospettiva di realizzare un video influenza la composizione stessa delle canzoni che nascono non più per essere ascoltate, ma anche per “essere viste”.
VIDEOCLIP E CONSUMO MUSICALE
È comunque certo che i video musicali servono soprattutto a far vendere più dischi. Necessario è capire perché questo accade.Le risposte possibili sono tante :forse perché i videoclip possono essere trasmessi ripetutamente dalla televisione;o forse perché un filmato originale e ben “confezionato”è in grado di valorizzare anche una musica scadente;o ancora perché nel videoclip è possibile presentare anche il look del cantante,che sappiamo quanta parte giochi nella popolarità di quest’ultimo e quindi nel consumo della musica.Con i videoclip l’attenzione si sposta dalla musica al personaggio. In ultima analisi,si può affermare che il protagonista del videoclip non è quasi mai la musica,bensì il cantante,o meglio il suo aspetto fisico,le sue movenze e il suo abbigliamento,mentre le capacità vocali e musicali passano quasi sempre in secondo piano.