Con il termine musica popolare si intende la musica scritta con il linguaggio del popolo e pensata per il popolo, comunemente, ma impropriamente, all'interno di questa dicitura si include anche la musica folclorica ossia quella musica proveniente dal popolo le cui origini si perdono nella notte dei tempi, in particolarmodo per quanto riguarda il canto di tradizione orale. Spesso la musica popolare trae ispirazione dalla musica folclorica assumendone stilemi e linguaggi.Questi concetti devono a loro volta essere distinti da quello di musica pop; sebbene evidentemente "pop" sia un'abbreviazione di popular, "musica pop" indica più specificatamente la musica leggera contemporanea occidentale, per esempio il rock o la disco music, generi il cui legame con la musica tradizionale non è di norma molto stretto.In molti casi, per quanto riguarda soprattutto il folk americano, bisognerebbe parlare di folk rock.In generale, sebbene talvolta se ne sia persa memoria, ogni popolazione ha una propria tradizione di musica popolare, anche se non tutte queste tradizioni sono comunemente definite folcloriche.
FOLK E POP
Come la musica etnica, il folk è continuamente soggetto a contaminazioni con il pop. Fra i generi folk che hanno maggiormente influenzato la produzione pop vi sono la musica celtica (si pensi all'italiano Angelo Branduardi) e la musica country, che ha generato con il rock infinite combinazioni.
IL FOLK ROCK
Il folk rock è un genere musicale che unisce gli elementi rock alla musica folklorica. Il termine è originariamente riferito in senso stretto ad un genere che nasce negli Stati Uniti e in Canada alla metà degli anni sessanta. In senso più ampio, il folk rock include generi e movimenti musicali ispirati dalla musica popolare nel mondo anglofono e per estensione anche nel resto d'Europa. Come in ogni genere è difficile stabilirne i limiti. Il folk rock può ispirarsi più al rock o al folk per quanto concerne gli strumenti, le armonie vocali, sui temi trattati. Mentre il genere originariamente si riferisce alla musica dei bianchi del Nord America, e quindi delle loro radici Europee, non c'è una linea netta di demarcazione riguardo a quali elementi debbano essere inclusi nella tradizione folk. Comunque il termine non è solitamente applicato alla tradizione blues e ad altri generi degli AfroAmericani, né la musica Sudamericana, né la musica tradizionale non europea, classificata solitamente come world-music o musica etnica.
Nascono diverse altre varianti: il celtic rock che rielabora gli elementi della tradizione celtica, irlandese, scozzese, bretone e della Cornovaglia. Verso la prima metà degli anni settanta il celtic rock si evolve prendendo dalle radici folk il repertorio e gli strumenti tradizionali: l'arpa, il fiddle, i fiati e anche lo stile tradizionale del canto, e facendo uso dell'amplificazione, dei distorsori e delle percussioni come nel rock. Il folk rock nasce dall'unione di tre diverse esperienze musicali: i folk vocal groups, i cantautori e il revival del rock and roll dopo l'invasione inglese. Il primo gruppo folk urbano è the Almanac Singers, che alla fine degli anni '30 vede tra i suoi membri Woody Guthrie, Pete Seeger e Lee Hayes. Nel 1947 Seeger e Hayes formano con Ronnie Gilbert e Fred Hellerman the Weavers che danno lustro al genere. Il loro suono e l'ampio repertorio tradizionale, accompagnato da brani autografi (si racconta a proposito che ad un festival venne proposto a Guthrie un suo brano dicendo che era un tradizionale) ispirano altri gruppi come il Kingston Trio (founded 1957), the Chad Mitchell Trio, e gruppi meno politicizzati come The Brothers Four, The Four Freshmen, The Four Preps, and The Highwaymen.Alla metà degli anni '60 viene coniato il termine songwriter (cantautore) che viene attribuito retrospettivamente a Guthrie e Seeger, così come a Bob Dylan e allo scozzese Donovan.Ma l'elemento che più spinge alla fusione del folk con il rock è il successo, anche negli Stati Uniti, dei Beatles e dei Rolling Stones che reintroducono la potenzialità espressiva del rock and roll.
Sempre di questo periodo è il duo Jonathan e Michelle, che incide anche cover di Donovan e Bob Dylan, Phil Ochs (ancora There but for fortune, ma con un testo diverso da quello di Tony e Nelly, scritto da Luciano Beretta ed intitolato Fammi vedere) oltre ad una versione del brano tradizionale americano Stewball e brani originali come Occhiali da sole sempre in questo stile, e I Girasoli, che scrivono canzoni originali con sonorità folk; anche i Pooh, in Brennero'66, si riallacciano a questo stile, e così i Kings nelle loro versioni di canzoni di Dylan. Anche alcuni cantautori italiani si rifanno ai cantautori Nord Americani, si pensi a Folk beat n. 1 di Francesco Guccini, ai dischi di Edoardo Bennato che unisce country, tarantella e rock, a Fabrizio De André che traduce Dylan, Leonard Cohen o il tradizionale Geordie e ad Angelo Branduardi che ha inciso moltissime versioni in italiano di canzoni nordamericane o britanniche, da Mary Hamilton a The trees they do hrow high.
In Italia
In Italia, come in altri paesi, la musica popolare ha ancora un ruolo importante e un vasto seguito, sebbene sia diffusa attraverso canali che solo in rari casi (ovvero solo per pochissimi artisti di particolare successo) coincidono con quelli della musica pop, ovvero con la grande distribuzione. Molti sottogeneri di musica popolare italiana sono noti principalmente attraverso i balli a cui sono legati (per esempio il ballo liscio) e difficilmente hanno visibilità al di fuori delle feste e sagre di paese. Ad altri viene invece riconosciuta da tempo una maggiore "dignità musicale" ed è, questo, il caso della canzone napoletana. mentre ultimamente si assiste ad un rinnovato interesse perso le musiche e le danze popolare del sud Italia, per esempio la pizzica del salento, la tamurriata campana, le varie tarantelle. Negli ultimi anni sono nati numerosi festival, spesso denominati Folk Festival, e manifestazioni di musica tradizionale, folclorica o popolare, incluse le nuove forme di contaminazione. Alcuni dei canti più popolari fra i minatori della zona del monte Amiata, nel grossetano, sono stati riportati alla notorietà in tempi recenti grazie al recupero da parte del coro dei Minatori di Santa Fiora, il gruppo di accompagnamento di Simone Cristicchi.FOLK E POP
Come la musica etnica, il folk è continuamente soggetto a contaminazioni con il pop. Fra i generi folk che hanno maggiormente influenzato la produzione pop vi sono la musica celtica (si pensi all'italiano Angelo Branduardi) e la musica country, che ha generato con il rock infinite combinazioni.
IL FOLK ROCK
Il folk rock è un genere musicale che unisce gli elementi rock alla musica folklorica. Il termine è originariamente riferito in senso stretto ad un genere che nasce negli Stati Uniti e in Canada alla metà degli anni sessanta. In senso più ampio, il folk rock include generi e movimenti musicali ispirati dalla musica popolare nel mondo anglofono e per estensione anche nel resto d'Europa. Come in ogni genere è difficile stabilirne i limiti. Il folk rock può ispirarsi più al rock o al folk per quanto concerne gli strumenti, le armonie vocali, sui temi trattati. Mentre il genere originariamente si riferisce alla musica dei bianchi del Nord America, e quindi delle loro radici Europee, non c'è una linea netta di demarcazione riguardo a quali elementi debbano essere inclusi nella tradizione folk. Comunque il termine non è solitamente applicato alla tradizione blues e ad altri generi degli AfroAmericani, né la musica Sudamericana, né la musica tradizionale non europea, classificata solitamente come world-music o musica etnica.
Nascono diverse altre varianti: il celtic rock che rielabora gli elementi della tradizione celtica, irlandese, scozzese, bretone e della Cornovaglia. Verso la prima metà degli anni settanta il celtic rock si evolve prendendo dalle radici folk il repertorio e gli strumenti tradizionali: l'arpa, il fiddle, i fiati e anche lo stile tradizionale del canto, e facendo uso dell'amplificazione, dei distorsori e delle percussioni come nel rock. Il folk rock nasce dall'unione di tre diverse esperienze musicali: i folk vocal groups, i cantautori e il revival del rock and roll dopo l'invasione inglese. Il primo gruppo folk urbano è the Almanac Singers, che alla fine degli anni '30 vede tra i suoi membri Woody Guthrie, Pete Seeger e Lee Hayes. Nel 1947 Seeger e Hayes formano con Ronnie Gilbert e Fred Hellerman the Weavers che danno lustro al genere. Il loro suono e l'ampio repertorio tradizionale, accompagnato da brani autografi (si racconta a proposito che ad un festival venne proposto a Guthrie un suo brano dicendo che era un tradizionale) ispirano altri gruppi come il Kingston Trio (founded 1957), the Chad Mitchell Trio, e gruppi meno politicizzati come The Brothers Four, The Four Freshmen, The Four Preps, and The Highwaymen.Alla metà degli anni '60 viene coniato il termine songwriter (cantautore) che viene attribuito retrospettivamente a Guthrie e Seeger, così come a Bob Dylan e allo scozzese Donovan.Ma l'elemento che più spinge alla fusione del folk con il rock è il successo, anche negli Stati Uniti, dei Beatles e dei Rolling Stones che reintroducono la potenzialità espressiva del rock and roll.
La nascita del folk rock
Si può prendere come data di nascita il 26 luglio 1965, giorno in cui il giovane Bob Dylan sale sul palco del Newport Folk Festival con la chitarra elettrica e accompagnato dalla Paul Butterfield BluesBand; è costretto ad andarsene dopo tre brani e tornare sul palco con la chitarra folk per suonare "It's all over now, baby blue". Il suono è caratterizzato da armonie vocali povere e un approccio agli strumenti elettrici relativamente scarno e privo di effetti e distorsioni incarnato dal suono del chitarrista dei Byrds Roger McGuinn. Il repertorio pesca nella tradizione folk e country ma anche da alcuni cantautori di matrice folk come Bob Dylan, emblematico il primo album dei Byrds Mr.Tambourine Man, una canzone di Dylan compleatmente riarrangiata con chitarre acustiche e folk, e il caratteristico jingle-jangle un arpeggio venato di dissonanze.Il folk rock in Italia
In Italia, a causa della sua posizione geografica e della sua storia, è molto difficile stabilire una netta distinzione tra musica folk e musica etnica.Per quanto riguarda il versante della musica popolare bisogna ricordare la Nuova Compagnia di Canto Popolare, nata alla fine degli anni '60 con l'intento culturale della ricerca e diffusione della tradizione popolare campana, facendo un vero e proprio lavoro di ricerca della tradizione orale. Sempre in quel periodo inizia la riscoperta del folklore italiano, grazie a musicisti come Roberto Balocco in Piemonte, Nanni Svampa (che incide una Storia della canzone milanese in 8 dischi) in Lombardia, Lino Toffolo in Veneto, Roberto Murolo (che incide una Storia della canzone napoletana in 12 dischi) in Campania, Matteo Salvatore in Puglia, Otello Profazio in Calabria,i Kunsertu in Sicilia e Maria Carta in Sardegna.Nel campo della musica leggera le prime incisioni di folk rock risalgono all'epoca beat, con le canzoni di Gian Pieretti (ad esempio Il vento dell'est, ma anche quelle scritte per Rebecca & C, Miss Ann e Piove sul mondo, con chitarra acustica e flauto), e di Tony Cucchiara, che nel 1966 forma un duo folk con la moglie, la cantante Nelly Fioramonti, incidendo due album con brani originali e qualche cover di canzoni americane (ad esempio vi è Dove andranno i nostri fiori, cover di Where have all the flowers gone di Pete Seeger, con il testo italiano di Daniele Pace e Ma sto pagando, cover di There but for fortune di Phil Ochs).Sempre di questo periodo è il duo Jonathan e Michelle, che incide anche cover di Donovan e Bob Dylan, Phil Ochs (ancora There but for fortune, ma con un testo diverso da quello di Tony e Nelly, scritto da Luciano Beretta ed intitolato Fammi vedere) oltre ad una versione del brano tradizionale americano Stewball e brani originali come Occhiali da sole sempre in questo stile, e I Girasoli, che scrivono canzoni originali con sonorità folk; anche i Pooh, in Brennero'66, si riallacciano a questo stile, e così i Kings nelle loro versioni di canzoni di Dylan. Anche alcuni cantautori italiani si rifanno ai cantautori Nord Americani, si pensi a Folk beat n. 1 di Francesco Guccini, ai dischi di Edoardo Bennato che unisce country, tarantella e rock, a Fabrizio De André che traduce Dylan, Leonard Cohen o il tradizionale Geordie e ad Angelo Branduardi che ha inciso moltissime versioni in italiano di canzoni nordamericane o britanniche, da Mary Hamilton a The trees they do hrow high.
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