LA PRIMA GUERRA MONDIALE
Lo scoppio della guerra è convenzionalmente associato all'assassinio dell'arciduca Francesco Ferdinando e di sua moglie per mano dello studente serbo Gavrilo Princip il 28 giugno 1914[17]; in ogni caso l'attentato di Sarajevo diede un formidabile Casus Belli all'Austria-Ungheria. All'attentato seguì un periodo di contatti diplomatici fra le potenze europee detto "crisi di luglio".L'Italia dichiarò guerra all'Austria-Ungheria la sera del 23 maggio 1915, e alla Germania quindici mesi più tardi.Il comando delle forze armate italiane fu affidato al generale Luigi Cadorna. Il nuovo fronte aperto dall'Italia ebbe come teatro l'arco alpino dallo Stelvio al mare Adriatico e lo sforzo principale tendente allo sfondamento del fronte fu attuato nella regione della valli isontine, in direzione di Lubiana. Anche qui, dopo un'iniziale avanzata italiana, gli austro-ungarici ricevettero l'ordine di trincerarsi e resistere. Si arrivò così a una guerra di trincea simile a quella che si stava svolgendo sul fronte occidentale: l'unica differenza consisteva nel fatto che, mentre sul fronte occidentale le trincee erano scavate nel fango, sul fronte italiano erano scavate nelle rocce e nei ghiacciai delle Alpi, fino ed oltre i 3.000 metri di altitudine.La prima guerra mondiale finì nel 1918.
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