lunedì 29 novembre 2010

SUONI DAL VICINO ORIENTE

LA MUSICA ARABA DI IERI
La musica araba tradizionale (l’equivalente della nostra “classica”)nel corso dei secoli non è mutata in modo radicale. Sacra,profana,o popolare essa viene elaborata a partire dai maqam(modi),che sono dei modelli ,delle successioni prestabilite dai suoni. Su queste scale, l’esecutore-compositore inventa continue variazioni della melodia. Comprensibile ,è quindi che l’abilità dei musicisti si misuri proprio sulla loro capacità di elaborare, di ricamare,per così dire,il più variamente possibile la melodia di partenza .Ogni modo ha un contenuto emotivo diverso:può esprimere orgoglio e potenza………;Alla melodia si accompagna quasi sempre una formula ritmica ,eseguita da strumenti a percussione. Essa può essere libera o fissa;quest’ultimo caso prende il nome di wazl(misura)e si basa su suoni diversi:il dum(colpo colpito dal tamburo) e tak(battuto sul bordo).
LA MUSICA ARABA DI OGGI
Anche oggi la musica araba conserva i tratti tipici della tradizione ,anche se a volte nel mondo islamico essi si fondono in un linguaggio nuovo nato dall’incontro tra i suoni dell’antico Oriente con le strumentazioni dell’Occidente,con il linguaggio del pop e del rock ,del jazz e della musica africana. IL rai uno dei generi di maggior successo .I suoi testi sono molto provocatori rivendicando i diritti negati da una società regolata da consuetudini arcaiche e lacerata da profondi conflitti politici e religiosi, oppure parlano in modo aperto all’amore. Parole schiette e dure fanno da cornice all’incedere ondulato delle melodie e dall’intreccio timbrico di chitarre elettriche con strumenti tipici come il darabukka o l’ud.
Vedi libro da pag. 298 a 301”Effetto musica”BOMPIANI per la scuola

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